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cronologia esperienze e attivita'

Cronologia esperienze e attività Dialogo Attivo

1995 inizia l’esperienza con i sistemi di riconoscimento vocale e sintesi vocale da parte di SDC (società di ingegneria) in 2 fabbriche per usare il riconoscimento vocale con degli operai durante il movimento materiali.
Dopo molte esperienze nel 1998 nasce Dialogo Attivo come strumento di supporto per lo sviluppo di applicazioni che necessitano l’uso del riconoscimento vocale e della sintesi vocale.
Nel 2000 Dialogo Attivo vantava 2.000 utenti in fabbrica: viene utilizzato per dettare le bolle durante lo spostamento di materiali; sono stato realizzati anche 3 robot per la verniciatura delle navi completamente a voce in ambiente particolarmente ostile: più di 85 db di rumore ambientale.

Nel 2000 la Regione Lombardia presso gli uffici di Bergamo coinvolge SDC per una ragazza tretraparesi spastica con gravissime disartrie, praticamente incomprensibile alla comunicazione verbale ed ipovedente, per fargli fare qualcosa in autonomia. Ne nasce un progetto innovativo, assolutamente interessante: la ragazza imparara a comunicare verbalmente, entra per merito di Dialogo Attivo in autocontrollo, impara a dettare in autonomia. Dopo circa 1 anno e mezzo fa la giornalista nel giornale del paese e fa la bibliotecaria (trascrizione movimentazioni libri) a contatto con il pubblico.
Nel 2001 AIAS di Milano riscontrati i risultati acquista 4 licenze di Dialogo Attivo, la formazione ed inizia a maturare esperienze con i disartrici, distonici adulti e bambini. Lo stesso anno La Nostra Famiglia di Bosisio Parini inizia una ricerca di validazione del prodotto il cui risultato identifica Dialogo Attivo come strumento logopedico e per la ribilitazione neuropsicologica.
Nel 2001 il centro SIVA del Don Gnocchi propone Dialogo Attivo come strumento di autonomia per i disabili motori.
Nel 2001-2002 alcuni centri di assistenza per adulti provano Dialogo Attivo con disabili intellettivi ottenendo ottimi risultati su tutti i casi trattati.
Nel 2003 inizia l’esperienza con il centro Bambini Cerebrolesi del Fate Bene Fratelli di Milano con tutte le patologie, vengono identificate le modalità operative primarie, uso casa – scuola.
Nel 2004 con L’ospedale di Niguarda nasce la prima valutazione scientifica strumentale con tutte le patologie, partendo dai soggetti sordi, estesa in 2 anni a tutte le patologie. (la valutazione prevedeva l’analisi strumentale allo spettrografo prima, durante e dopo il trattamento).
Nel 2005 inizia la validazione scientifca neuropsicofisiologica in collaborazione con il proff. Chiarenza, Ospedale di Rho, per l’uso di Dialogo Attivo, in breve oltre agli esami del Niguarda la validazione prevedeva la EGG quantificata, il progetto non ha avuto un buon esito perché le famiglie non volevano rifare l’esame perché lo ritenevano invasivo. I dati raccolti sono da considerare insufficenti e poco significativi. Questo però a consentito di ampliare i dati presso l’Ospedale di Niguarda e di poter realizzare delle valutazioni strumentali in soli 20 minuti (prima e dopo l’uso di Dialogo Attivo).
Nel 2006 il Provveditore degli Studi di Milano invita tutte le famglie, gli insegnanti a provare Dialogo Attivo presso il Liceo Artistico Caravaggio di Milano, dove degli psicologi scrivevano un’eventuale progetto dopo la prima valutazione.
Nel 2007 il Comune di Stezzano (BG) in collaborazione con l’Istituto Comprensivo organizza un centro di valutazione per Bergamo e provincia presentato direttamente dal Provveditore di Bergamo e dal Sindaco del paese.
Nel 2008 nasce uno studio scientifico con l’Ospedale di Gazzaniga (BG) per capire le modalità di integrazione di una struttura Ospedaliera che utilizza Dialogo Attivo.
Il risultato della ricerca fa nascere il sito www.dialogoattivo.net per l’avanzamento dei progetti multidisciplinari e nasce l’associazione Benessere e Tecnologie (BenTec) NOPROFIT che deve provvedere alla diffusione e all’avanzamento dei progetti in collaborazione con i medici preposti.
Nasce un listino dei progetti di Dialogo Attivo in funzione del reddito della famglia dell’Utente in modo che tutti possano realizzare il progetto, le modalità esecutive sono la voce del prontuario medico comunicatorie 100 caselle 21.42.06.006 e/o legge 23/99 della regione Lombardia e/o una quota da parte della famiglia, anche se modesta.
La collaborazione con centri di riabilitazione che si occupano di Ictus, Post Coma e traumi cranici, afasie consente di ampliare le modalità esecutive e il piano di lavoro.
Nel 2009 viene pubblicato da un’Editore Universitario Cisalpino Il libro “Tuo figlio non parla bene – Le applicazioni di Dialogo Attivo” uno strumento per illustrare alle famiglie degli utenti modalità ed esperienze.
Nel 2009 viene realizzato un seminario ECM su Dialogo Attivo e vengono riconosciuti 18 crediti formativi agli operatori sanitari coinvolti.

In 10 anni sono stati trattati con Dialogo Attivo più di 700 utenti in varie realtà:
. solo centro di riabilitazione
. centro di riabilitazione e famiglia
. centro di ribilitazione – scuola- famiglia
. solo famiglia
. solo scuola
I migliori risultati sono stati ottenuti quando esiste l’integrazione tra centro di ribilitazione, BenTec e famiglia.

I risultati nel miglioramento della comunicazione verbale (articolazione, fonazione, prosodia e cognitivo), su una base di 480 casi trattati di cui 195 adulti, sono stati:
disartrie, distonici (non gravi), sordità(con, senza protesi e/o con impianto) : 100 %
sindrome di down : 90 %
cerebrolesi, ictus e traumi cranici, autistici, afasici, distonici gravi : 50 %
impossibilitati alla comunicazione con l’emissione di solo due suoni: 65 %
deficit cognitivo grave e gravissimo: 15 %
dislessici e diffilcoltà di apprendimento : rafforza la letto-scrittura e l’apprendimento globale, consente maggiore autonomia nello studio.
Miglioramento delle autonomie comportamentali : 80 % su tutte le patologie.

Attenzione : i casi citati in statistica avevano tutti i seguenti prerequisiti:
emissione da parte dell’utente di almeno 2 suoni diversi a comando, anche inarticolati;
l’Utente deve essere in grado di fare un respiro profondo a comando;
capacità di masticazione senza soffocamento.